Cari amici Avisini
un cordiale, caloroso saluto.
Sono il nuovo Presidente dopo che l’amico Franco Rossi, avendo raggiunto il traguardo massimo dei due mandati previsto dallo statuto, ha dovuto lasciare la carica da lui così ben gestita in questi ultimi otto anni.
Il 27 febbraio l’Assemblea Generale dei donatori ha eletto i componenti del nuovo Consiglio Direttivo il cui elenco lo troverete in un altro articolo del notiziario; il successivo 6 marzo il nuovo consiglio è stato chiamato ad eleggere le cariche previste dallo statuto: presidente, vice presidente, segretario ed amministratore. E qui mi è stato concesso il grande onore di dirigere questa nostra associazione per i prossimi quattro anni. Non vi nascondo che l’incarico è stato da me accettato non senza una certa titubanza conscio come sono della gravità dell’impegno che mi viene richiesto; titubanza vinta dalla consapevolezza di trovare una grande collaborazione in tutti gli altri componenti del Consiglio Direttivo.
Quale obiettivo mi pongo per questi quattro anni di mandato? Semplice! Quello previsto dallo statuto della nostra sezione, ma anche dagli statuti di tutte le altre Avis italiane: promuovere ed incrementare la raccolta di sangue fino a che non si raggiungerà l’autosufficienza a livello nazionale rispettando il regolamento e la normativa di legge in vigore.
Cosa ancor più necessaria in questo nostro tempo in cui assistiamo ad un progressivo calo della raccolta di sangue tanto da rendere deficitaria anche la Lombardia che pure è sempre stata una delle regioni più generose. Compito difficile e sicuramente non assolvibile col solo mio impegno che pure prometto che sarà totale e di quello dell’intero consiglio direttivo. Occorre anche l’aiuto di voi tutti, donatori di Trezzano e Cusago. Per questo vi assegno un compito: lo strumento più sicuro per aumentare il numero dei donatori è il passa parola; non c’è pubblicità che tenga, l’invito da parte vostra ad un parente o ad un amico a diventare anche lui donatore è il mezzo più efficace. Ecco quindi il compito che vi assegno e che spero venga raccolto da tutti: ognuno, noi del direttivo compresi, dovrà portare ogni anno un nuovo donatore in sala prelievi. Se ci sarò riuscito, se questo mio appello sarà raccolto, avrò raggiunto lo scopo per cui ho accettato di diventare il vostro presidente.
Grazie.
Lino Artoni